Quellodellamamma

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venerdì 10 dicembre 2010

Battesimo

Gestire una famiglia con due nani in età prescolare e un lavoro a tempo pieno è dura, se si aggiungono stress e tensioni varie dovute ai ritardi di consegna della futura casa della kike-famiglia il rischio di un invecchiamento precoce è altissimo.


Se poi si deve organizzare anche il battesimo della secondogenita fuori tempo massimo i nervi rischiano di cedere da un momento all’altro.

Kike lo scorso weekend, approffittando dell’assenza del nano grande e del papà, ha fatto una fuga a PT, subito dopo il confine italo-svizzero alla ricerca di un’adeguata mise per l’occasione visto che l’ultimo abito un po’ decente l’ha utilizzato per: matrimonio dell’amica P. che l’aveva pure nominata sua testimone, battesimo della cuginetta Camilla, matrimonio dell’amica F.

E va bene che c’è la crisi e bisogna risparmiare ma riciclarlo anche per il battesimo dell’ unica figlia femmina le sembrava un po’ troppo.

Così kike si è fiondata nel suo negozio di fiducia e ne è uscita con due grosse borse che la facevano molto sex and the city. Kike si è tolta un pensiero in poco tempo e ora pensa è libera di dedicarsi alla ricerca del vestito per la nana.

Peccato che pero’ avendo la piccola 15 mesi il mondo non contempli vestiti chiari al di sotto dei 12 mesi. Il compito della ricerca di un abito adatto senza svenarsi si presenta arduo e kike non ha potuto far a meno di chiamare il suo PSP: la zia O. si occuperà di cercare per tutta la Liguria.

Delegare a volte è la soluzione per non implodere. Avere una zia così è una grazia divina

lunedì 6 dicembre 2010

Lei sì che lo ama

Senza fissa dimora ormai da quattro giorni, la kike-famiglia il weekend si è riunita a Villa M. in Brianza dai nonni paterni.


Siamo a pranzo. Così sereni che kike non puo’ desiderare di più. Pensa che la felicità sia proprio qui con il marito manager e le loro creature.

Finché il marito manager le dice: “ Sai che il mio amico formatore ha una moglie molto innamorata”
“Anche tu” risponde kike pensando a come mai non se ne fosse ancora accorto.
“Ma la sua gli ha fatto anche il terzo figlio”
Il marito Manager, forse magnificato dalla serenità familiare,
dalla piccola che sta seduta senza batter ciglio, senza capricci, dall’altra parte della tavolata, con la
quale scambia sguardi da innamorato, d’intesa, d’amore, continua, volutamente ignorando la faccia
sbiancata di kike:

« Se avessi la certezza che fosse femmina, farei il terzo figlio »

Il nano in quel momento stava aiutando Claudio, il pizzaiolo, a fare le pizze e non ha udito: già tollera a malapena la sorellina, si arrabbierebbe moltissimo con un terzo, le novità oltretutto, lo irritano.

“Ti ricordo che se facessimo il terzo figlio la supernonna se ne torna in Liguria e io senza di lei non saprei come fare con il lavoro a tempo pieno”

Perché va bene the more the merrier ma kike non ha alcuna intenzione di riprodursi una terza volta, ha cancellato il numero tre dalla sua vita e troverà il modo di farlo fare anche al marito manager. Prima che sia troppo tardi.

venerdì 3 dicembre 2010

Patty, la baby-sitter

Questo pomeriggio a casa dei nonni è arrivata Patty.


Patty che parla francese, che ha i capelli lunghi castani e ama i dolci. Patty ex collega di kike e cara amica di N.

Da quindici giorni ha in cura la nanetta: all’inizio lei piangeva e si attaccava al collo della nonna come una patella mentre ieri le ha appoggiato la testina sulle ginocchia di Patty per avere e dare coccole. Segno inequivocabile nel linguaggio della piccola di amore e accettazione .

Poi Patty ha incontrato il nano che non la conosceva ancora. L’ha accolta a piedi nudi con l’aria torva e diffidente come è nella sua natura. Le ha chiesto: “ E tu chi sei?” “

Patty non ha risposto come kike temeva: “Scusate ho sbagliato famiglia” ma gli ha teso la mano e gli si è presentata, con il sorriso che la contraddistingue.

giovedì 2 dicembre 2010

Sfollati

A meno tre giorni dall’ora x, il nuovo appartamento sembra ancora il set di un film dell’orrore ed ora è chiaro a tutti i componenti della kike-famiglia che passerà un mese prima di poterci andare a vivere.


Questo vuol dire che:

kike e i nani saranno ospiti non paganti della supernonna e del nonno B.

Il marito manager andrà ospite di suo fratello nella città di M.

I mobili nel garage sotto casa

Kike sente di aver un po’ di sé in ogni cartone e in vari antri del condominio e non sa se questo sia proprio un bene.

martedì 30 novembre 2010

Fine del complesso edipico

Ieri notte il nano si è svegliato. Era tanto che non accadeva, guarda caso proprio nell’unica notte che kike poteva dormire con la piccola alloggiata dai nonni. Kike ancora addormentata si alza e fa per andare dal nano quando nell’oscurità sente una voce belare: ”Voglio il papà”.


Questa mattina al risveglio il nano ha voluto esser lavato solo dal papà. Ha poi voluto far colazione con il suo papà e ha voluto che fosse lui ad accompagnarlo all’asilo.

Kike si era abituata a esser lei il punto di riferimento del nano quando si svegliava nel mezzo della notte, al mattino per lavarsi/vestirsi/farecolazione e la sera per la lettura della storia. Si era abituata a vedere il marito manager messo all’angolo dal nano imprigionato in quel complesso chiamato di Edipo che vuole la madre tutta per sé con l’esclusione totale del padre. E quasi si dispiaceva per lui, voleva scusarsi lei stessa per questo comportamento del nano, quasi fosse lei colpevole di questo processo naturale. A volte pero’ lo invidiava il marito manager, soprattutto quando la sera lui era libero di guardare la tv e kike-mamma era impegnata con un nano logorroico senza alcuna intenzione di dormire.

Kike non sa se è merito dell’i-pad del papà, del fatto che con il papà è autotrasportato all’asilo o del fatto che il papà stia diventando sempre di più il suo modello da seguire.

A kike è bastato constatare di esser affrancata dal nano dipendente per sognare di recuperare un po’ di quella libertà fino ad ora negata. Se il marito manager sia contento di tutto cio’ preferisce non chiederselo.

lunedì 29 novembre 2010

Sfinimento

Appuntamento alle 7,45 con il capocantiere.


Il marito manager dorme e non sente il campanello nonostante i nani facciano già da più di mezz’ora un baccano infernale.

Kike si è svegliata alle 2,20, alle 6,10 e alle 6,45. Kike è in quello stato di sfinimento psicofisico per cui, se fosse colta da raptus di furia omicida, avrebbe delle attenuanti.

Perché la piccola nonostante i suoi 14 mesi si svegli di notte con una fame atavica non è dato saperlo. Perché i figli degli altri dormano sempre tutta la notte e mangino pasti regolari nemmeno.

domenica 28 novembre 2010

SMS

Sabato sera. Nel lettone.
"Papà, hai fatto una puzza?"
"No, nano, ho solo inviato un sms"
...
"Nano, hai fatto una puzza?"
"No papà, anch'io ho inviato un sms"

sabato 27 novembre 2010

Il lavoretto

"Passami la colla"
"Hai un pezzo di stoffa rossa?"
"Dove hai messo le forbici?"
"Questa colla non attacca sulla plastica"
"Ti servono due bottoni per fare i piedi"

L'asilo ha assegnato un compito a genitori e figli da fare a casa insieme in occasione del Natale, le famiglie hanno quindici giorni per elaborare un giocattolo o un oggetto natalizio.
La mamma-di-francesco, il marito manager e kike stanno lavorando da un'ora con tempere, fogli sparsi ovunque per cercare di finire un qualcosa che sia un angioletto o che perlomeno gli assomigli. Intanto i diretti interessati quattrenni giocano, guardano i dvd, mangiano, disegnano finché il nano si avvicina a kike e con aria da controllore vissuto chiede: "Allora, avete finito questo lavoretto?"
Il marito manager sembra non aver fatto altro nella vita che ritagliare cartoni, la mamma-di-francesco si è portata due libri di esempi-di-lavoretti e una valigetta piena di materiale. Sono entusiasti e impegnatissimi.
Kike pensa che il nano sta frequentando solo il secondo anno di scuola materna e inizia ad avere qualche dubbio sulle proprie capacità di arrivare alla fine del suo percorso scolastico. E tutto moltiplicato per due.
  

giovedì 25 novembre 2010

Ingiustizie

Jogoda questa mattina era triste. Il capo dell’impresa per le pulizie per la quale lavora l’ha licenziata per un motivo apparentemente banale: non ha chiuso le tapparelle nell’istituto bancario per il quale lavorava come addetta alle pulizie. Lei si è difesa dicendo che non gli era stato spiegato che sarebbe stato un suo compito ma a nulla è valso. Il direttore della banca si è lamentato e la decisione dell’impresa irrevocabile.


La prima volta che l’ho vista era venuta da noi in ufficio come sostituta dell’attuale signora che ci aiuta per le pulizie. Mi è piaciuta da subito: veloce, attenta, precisa, mai con le mani in mano. E con una passione per il giardinaggio: i fiori sulla nostra terrazza non sono mai stati così belli.

Kike telefona alla sua responsabile per una nota di merito anche se kike in cuor mio pensava che contasse poco ormai. Che fosse troppo tardi.

Invece questa mattina al suo arrivo in aiuto a kike-in-fase-di-trasloco : “Kike, grazie! Mi hanno ripresa, hanno revocato il licenziamento”, le ha detto con gli occhi umidi.

Poche cose danno soddisfazione come la consapevolezza di aver fatto la cosa giusta, al momento giusto.

mercoledì 24 novembre 2010

Meno dieci

Mancano dieci giorni al trasloco e kike sa che il cantiere non verrà terminato per tempo. Tuttavia ogni tanto cede all’ottimismo disarmante del marito manager nonché suo risolutore di problemi personale che intimamente crede al miracolo. E quando kike gli domanda se ha pensato dove alloggiare tra dieci giorni risponde vago.


“Vai dai tuoi?”

“No, troppo lontano”

“Andrai da tuo fratello?”

“Non credo”

Kike e i nani saranno ospitati dai nonni, il marito manager non si sa. Per ora.

martedì 23 novembre 2010

Jogoda

A casa kike sta per essere risucchiata dall’entropia casalinga. Scatole, libri, cartoni vuoti in attesa di esser riempiti, vestiti sparsi ovunque. Kike ha chiamato in suo aiuto Jogoda. E’ serba, massiccia e ha il compito di imballare i libri e tutto cio’ che appartiene alla kike-famiglia.


Arriva alle otto e inizia il suo lavoro con calma e precisione. Il nano la osserva perplesso, poi chiede: “Mamma, ma poi, la signora, ce le restituisce le nostre cose?”

domenica 21 novembre 2010

Le Invisibili

Qualche domenica accade, raramente ma accade che kike si rechi in Chiesa con la supernonna C. e il nonno B. e con uno o piu' nani al seguito.
Oggi piove ma kike non si scoraggia, si arma di parapioggia e porta la piccola fuori. A piedi.
Non si scoraggia neppure quando una macchina la innaffia correndo via veloce, né quando le riesce difficile tenere contemporaneamente l'ombrello e il passeggino.
Quando raggiunge il sagrato della Chiesa vede che la strada laterale che porta all'entrata è chiusa per lavori.
kike è davanti a una scalinata, piove ed è sola con il passeggino.
Tutti si affrettano ad entrare, nessuno sembra accorgersi della piccola, del passeggino, di lei e dei suoi tentativi goffi di salire senza successo.
E per la prima volta si scoraggia, sta per cedere alla tentazione di chiedersi come abbia fatto a diventare invisibile.
Poi un signore gentile le solleva il passeggino fino all'ingresso. kike non ha i superpoteri, le persone che le sono passate accanto ignorandola, neppure.
  

 

sabato 20 novembre 2010

Transumanza

La kike-famiglia si sta lentamente abituando a vivere nella nuova casa. Al bello ci si abitua in fretta, pensa kike mentre il marito manager sembra aver vissuto da secoli li' seduto alla sua scrivania con di fronte la finestra con la vista piu' bella.
I nani si addormentano nella loro cameretta come angioletti, senza reclami, senza capricci. Come se avessero sempre dormito in un letto a castello.
Alle tre pero' la musica cambia. La piccola perde il ciuccio, kike corre e prega che il nano non si svegli.
Idem alle quattro.
Alle sei il corridoio con le luci con i sensori ci regalano la casa illuminata a giorno, il nano scende dal piano superiore e cerca il lettone.
La transumanza è iniziata, dopo poco la secondogenita si sveglia e raggiunge il terzetto nel lettone.
kike aveva accarezzato l'idea che la sua famiglia avesse sfiorato la perfezione e ne aveva avuto quasi paura.
Per fortuna esistono i nani che hanno riportato la famiglia a una sana normalità. E sconfitto le paure e i deliri di perfezionismo di kike.      


  
            

mercoledì 17 novembre 2010

Orrore economico

Lui dice che:

siamo piccoli dinosauri in un parco preistorico che si restringe

sono in corso metamorfosi economiche irreversibili

tra un po’ di tempo ci armeremo tra famiglie

è tutto sotto il controllo già dagli anni ’60 dalla massoneria economica

le tensioni sociali portano a uno stato di polizia

è un problema di fisica, di equilibri: i sistemi hanno tutti un limite


Non è il profilo di un serial killer. Pre il momento sono solo le idee macroeconomiche del collega L. di kike.

venerdì 12 novembre 2010

Ristrutturazione

I lavori di ristrutturazione procedono, a rilento ma procedono. Questa mattina sulla via per la scuola materna kike e il nano incontrano l’operaio Domenico.
“Signora, se tutto va bene riusciamo a finire per i primi di ottobre”
“Domenico, lei sa che abbiamo venduto l’appartamento per la fine del mese di settembre e che se voi non finite per quel termine noi saremo in mezzo a una strada?”
“Signora noi facciamo il possibile...”
“Be’ ma almeno potete mettere il parquet, almeno in una stanza, in modo da mettere lì tutti i mobili in caso di ritardi...”
“Signora, il parquet è l’ultima cosa a venir fatta...”
“Ah”
“Già”

Soluzione tre cercasi. Urgente.

giovedì 11 novembre 2010

Regali inaspettati

In ufficio siamo tutti un po’ tesi, un po’ per l’effetto scudo fiscale, un po’ perché si lavora nell’incertezza del domani. Ma kike adora il suo lavoro anche se questo talvolta implica pranzi con clienti non sempre piacevoli. Uno di questi le è particolarmente affezionato. L’ultima volta che sono stati a pranzo kike ha ricevuto da quest’ultimo un regalo dalle vacanze estive.

Per kike esser pensata durante le vacanze da un cliente è motivo di stupore, riceverne un regalo, un’esagerazione.
Tornata in ufficio, kike sente gli sguardi curiosi e forse anche un po’ invidiosi dei colleghi.
“Ragazzi, c’è chi riceve perle, gioielli, collane. Io ho ricevuto un cavallino marino essicato. Lo dico così da fugare ogni ragionevole dubbio sui miei rapporti con il cliente.”

martedì 9 novembre 2010

La candidata P.

Bip bip
“Pronto. Ciao Kike, sono P. Mi spiace ma probabilmente non potro’ tenere la nana”
“Scusa?” E nel frattempo kike riflette al metodo più veloce e indolore per suicidarsi
“Sai, il corso organizzato dalla disoccupazione inizierà a breve e non so se riesco a tenerti anche la piccola”
Kike si è innamorata di questa ragazza sua coetanea, di madrelingua francese, che ama stare all’aria aperta e pensa sempre positivo. P. è solare, dolce e ama i colori. A kike sono sembrati requisiti essenziali per una possibile sostituta dell’attuale tata. Da adesso kike inizia a pregare che gli impiegati della disoccupazione si dimentichino della pratica di P. perché adesso che l’ha trovata, kike non vuole perderla.

venerdì 5 novembre 2010

Scambi

Se qualcuna delle kike-amiche volesse cambiare la sua vita (va bene una qualsiasi di voi, anche con pance abitate) con quella di kike,anche solo per un giorno, kike finalmente potrebbe:


• mettersi la crema idrantante

• consumare un pasto ( a scelta tra colazione/pranzo/cena) seduta senza interruzioni

• fare una lunga doccia calda

• leggere Vanity Fair

• dormire almeno una notte senza interrruzioni



Quello che invece spetterebbe alle kike-amiche, kike preferirebbe non anticiparlo....

giovedì 4 novembre 2010

Incubi

Ma quanto è bella la mia bimba, com’ è bello guardarla dormire…
Che silenzio a casa pero’ pensa Kike.
Oddio, ma che ore sono ?
Le 11 ??? Non è possibile, la sveglia non è suonata. E il nano?
Il marito manager sarà in ufficio e avrà portato lui il nano a scuola….
La tata lo va a prendere…per ora…

Manca poco alla fine del contratto della tata e Kike deve trovare in fretta una soluzione. Questa notte
Kike ha avuto il suo primo incubo sul tema e si è svegliata in preda al panico.
Kike ha la fredda sicurezza che sarà il primo di una lunga serie.

mercoledì 3 novembre 2010

Idee chiare

Sabato sera. Casa. Il nano e il marito manager sono soli. Kike è in fuga in Liguria dalla piccola.
« Papà, adesso andiamo dal Mc Donald’s, poi guardiamo il ddd « gli invincibili », poi giochiamo con l’i-pad e poi facciamo la nanna. Ti piace il programma?»

martedì 2 novembre 2010

Il compleanno di Giulia

« Signora, posso parlarle un attimo ? E’ da tempo che voglio farlo » dice a Kike una mattina il padre di Giulia all’uscita dalla scuola materna.

Giulia è la fidanzata del nano, la aspetta ogni mattina, quando la vede arrivare si illumina e la bacia fregandosene di mettere Kike in imbarazzo verso il padre della fanciulla che sorride perché educato.
Ogni mattina Giulia arriva accompagnata dal suo papà. Il papà di Giulia arriva con la Porsche Cayenne nera. E davanti a quest’ultima stamattina chiede a Kike.
« Secondo lei a meglio fare la festa di compleanno di sabato o di domenica ? »
Kike è imbarazzata e ha fretta visto che anche questa mattina è in ritardo.
Lui (che evidentemente non ha un capoufficio a cui render conto) incalza: « Perché sa, ho affitatto una villa con parco e ci sarà anche un mago ».
« Sia che lei scelga il sabato o la domenica sarà sicuramente una bella festa» risponde Kike, guardando l’orologio.
« Sì, e poi non costa neppure tanto. Si occupa di tutto una ditta italiana »
Kike pensa alla scorsa festa del nano, alla sua casa o meglio a cosa rimaneva di essa dopo l’invasione degli amici del nano treenni. E chiede:
« Ah, sì, interessante. E quanto costa ? »
« Mah, con un millino di euro me la cavo » risponde il papà di Giulia con la Porsche.

Kike avrà pure origini liguri, ma sente di non esser ancora pronta per un suocero

venerdì 29 ottobre 2010

Stress

Se una mattina ti capita di :

1. incontrare il direttore della tua banca di fiducia che nel mezzo di un colloquio sulla discussione dei nuovi tassi dell’ipoteca ti dice : « kike, qui non siamo in Italia che si puo’ far quel che si vuole, lo vedi questo sistema ? Non posso cambiare le cifre a tuo piacimento » e tu diventi piccola come un moscerino e anche tu come tuo figlio vorresti avere quellodellamamma.

2. incontrare la vicina di casa alternativa che dopo anni si è finalmente decisa a venderti la casa e ti spiega per la millesima volta il perché e il percome di cotanto ritardo.

3. incontrare il marito anziano della vicina di casa alternativa in lavanderia che ti spiega le sue ragioni per aver deciso solo ora di vendere.

4. incontrare il portinaio che ti dice che l’ascensore è rotto e devi farti i prossimi 4 piani a piedi.


nel pomeriggio kike si sorprende a chiedersi se per sé stessa e la sua famiglia non era meglio andare a vivere in una roulotte.

giovedì 28 ottobre 2010

Il lago frizzante

FLASHBACK: ESTATE 2010....

Al secondo giorno di vacanza nel paese di S., la kike-famiglia decide di affrontare le montagne liguri, soprannominate dalla zia N., le piccole dolomiti.
Saliti sulla seggiovia, il marito manager stringe il nano più forte che puo’ forse per esorcizzare la paura di precipitare nel vuoto, forse per ripararsi un po’ dal freddo.
Arrivati in cima ci vestiamo un po’ di più perché a 1’600m sopra il livello del mare non fa poi così caldo, neppure in agosto e troviamo un sentiero con l’indicazione « Lago Nero » 40 mimuti.
Attraversiamo un bosco, salutiamo i folletti (gli stessi che abbbiamo trovato nei boschi austriaci), troviamo segnali che ci indicano che siamo sulla strada giusta finché raggiungiamo la “ fontana gelata”.
Qui incontriamo una ranocchia ma il nano che non ama né le rane, né i girini, né gli animali in generale non la degna di uno sguardo e dopo una piccola pausa riprendiamo il cammino.
Finché dopo circa un’ora arriviamo a questa radura verde e finalmente vediamo il lago.
Il lago nero ci appare davvero stupendo.
Il nano lo guarda un po’, osserva il sole che si specchia nell’acqua color smeraldo ed esclama: “Guardate, il lago è frizzante”!

mercoledì 27 ottobre 2010

Il nano e le sue regole del gioco

FLASHBACK: ESTATE 2010....

Per tutta l’estate il nano ha frequentato sua cugina Carolina, sua coetanea e sua fedele compagna di giochi. Hanno nuotato, fatto castelli di sabbia, giocato a cucinare, a salire e scendere dalla casetta, ai giochi di ruolo. Inseparabili.
Finché una mattina, come compagni di ombrellone la kike-famiglia un coppia con una bambina di nome Giulia.
I due iniziano a giocare e si divertono, finché arriva Carolina.
« Ciao, nano, giochiamo ?»
« No, oggi no. Ti chiedo scusa, ma io gioco solo con due persone per volta »
Non riesco a descrivere la faccia delusa di Carolina.

martedì 26 ottobre 2010

Perché i ladri fanno i ladri?

FLASHBACK: ESTATE 2010...

La kike-famiglia è in vacanza in montagna e in una mattina come tante il nano e Kike stanno passeggiando verso il centro del paese. Incontrano varie casette di legno con giardino.
Il nano è stranamente silenzioso e pensieroso finché domanda: « Mamma, perché tutte queste case con giadino hanno il cane ? »
" Perché i cani vigilano sui loro padroni »
« E i carabinieri cosa fanno ? »
« Be,’ i carabinieri non abitano nei giardini delle case private… »
« Mhm…ma da chi i cani proteggono i loro padroni da cosa ? »
« Dai ladri nano. Nano guarda… »
« Mamma, non cambiare discorso. Chi sono i ladri ? »
« I ladri sono persono che entrano nelle case altrui e prendono quello che vogliono senza chiedere il permesso, cioè rubano e questo sai bene che non è giusto, nano. Ma adesso volevo dirti…. »
« Mamma, perché i ladri fanno i ladri ? »
« …. »
Inteviene in soccorso di Kike la tata margheritadiolabenedica :
« Nano, ladri si nasce. C’è chi nasce artista, cantante e c’è chi nasce ladro »

lunedì 25 ottobre 2010

L'amica G.

Ha appena compiuto 41 anni ma ha il fisico di una ragazzina. Sono dieci anni circa che deve farsi la macchina e cambiare appartamento. Per il momento continua a rinnovare l’abbonamento ai mezzi pubblici e ha traslocato i mobili, dando l’impressione, a chiunque entri, di essere in procinto di trasferirsi.
Ha avuto vari flirt ma nessuno è mai riuscito a conquistarne il cuore per più di due settimane.
Poi è arrivato lui, A. di Gallarate, con laurea con lode in tasca e la Ducati rossa fiammante. Risolve i sudoku in 7 minuti ed è figlio unico.
In questo momento sono entrambi al paese di lei nel Sud Italia e Kike ha già prenotato dalla lora pizzeria preferita per le breaking news al ritorno delle vacanze.
Lei è G., l’amica del cuore, quella che ti accompagna all’aeroporto alle due di notte, quella che in dieci anni ti ha fatto tre carezze e si stupisce se glielo fai notare, quella che a Roma ha praticamente distrutto la scalinata della metro con la valigia, quella che dorme con un occhio aperto e si raggomitola come un gatto e guaia a toccarla, quella che ti guarda per traverso, quella che non la convinci se non è convinta lei. Lei è una cara amica di Kike e Kike non vede che G. torni a casa.

venerdì 22 ottobre 2010

Media probat propositum

RICORDANDO L'ESTATE 2010....

Nell'attico dei nonni paterni in Liguria. In terrazza.

« Nonnina E., dov’è la scopina ? » domanda il nano, mentre afferra la paletta.
E inizia a pulire, attento e giudizioso. Pulisce e pulisce e pulisce.
« Ma che bravo che sei nano, mi stai proprio aiutando » risponde la nonna ancora incredula di avere un nipote così servizievole.
« Hai visto nonna come ho pulito ? Adesso mi compri un giochino ? »
La nonna E. non è riuscita a non regalare al nipote laborioso due moto da cross dal negozio più vicino.

giovedì 21 ottobre 2010

La supernonna e la ginnastica

La mamma di kike, la supernonna C., ha fatto danza classica quando era una ragazzina. In casa esistono foto di lei in punta di piedi e in tutu che sono uno spettacolo, vanto della superanonna.
Ieri al parco nel paese di S. la supernonna voleva far vedere al maldestro nano come si sale sulla squadra.
« Guarda nano, ti insegno » e fa per salire. Qualcosa pero’ non deve aver funzionato perché è rimansta lì, immobile.
Evidentemente della supernonna ballerina è rimasto solo il ricordo.

mercoledì 20 ottobre 2010

Una sera a cena

Quando si vive nel Canton Ticino è normale che si vada a cena nei grotti, tipici ristoranti ticinesi. Capita anche che i proprietari siano dotati di maglie e giacche da indossare quando la temperatura si fa più fredda.
Succede che in uno di questi grotti, una sera a cena, Kike e il marito manager si incontrino con gli amici F. e I.
F. è membro di direzione di un istituto bancario estero e I. collabora per una multinazionale americana.
Hanno due bambini splendidi e vivono in una casa grande gialla, con un giardino ben curato e una piscinetta per l’estate.
Succede che un giorno F., con la luce negli occhi che hanno solo i neogenitori, chieda a Kike di diventare la madrina di V. e Kike si senta già innamorata della sua bambina.
Questa estate andranno in vacanza in un camping estivo e a settembre I. è stata invitata dalla multinazionale a San Diego per una settimana.
Succede a Kike e al marito manager di specchiarsi in F.e I. seppur con le naturali reciproche diversità.
Kike si domanda solo perché queste persone siano così rare

martedì 19 ottobre 2010

Inabilità

FLASHBACK: A GIUGNO SCRIVEVO...

Kike è al mare con i nani e stanno tornando a casa dalla spiaggia.
Sulla via di casa :
« Mamma, tu sai guidare quella moto? »
« No, nano. Al limite so guidare i motorini »
Passa il compattatore.
« Mamma, tu sai guidare quel camion ? »
« No, nano… »
Passa un furgoncino della protezione civile.
« Mamma, tu quello lo sai guidare ? »
« No, nano. Ma perché mi fai tutte queste domande se so guidare questo o quello? »
« La tata è capace ! »
« Nano, la tata non ha neanche la patente »
« Vabbè, mamma, stai calma. Io ti voglio bene lo stesso »

lunedì 18 ottobre 2010

Incontri

Se al supermercato un sabato pomeriggio incontri una tua cara amica e lei non ti vede nonostante ti sbracci per farti vedere.
Se lei poi realizza che ci sei e quando ti vede esclama : « Ma sei tornata dale vacanze ? Ma non sei tanto abbronzata come gli altri anni »
Se tu scambi la sua amica per sua madre e l’altra per sua sorella, forse hai bisogno di una buona cura ricostituente nonché di un appuntamento dall’oculista di fiducia.

venerdì 15 ottobre 2010

La maschera e il boccaglio

FLASHBACK: A GIUGNO SCRIVEVO....
La tata si impegna a perfezionare il suo italiano e vuole essere corretta ogni qual volta le capiti di inciampare in un errore.
Soprattutto desidera imparare parole nuove.
All’acquisto della maschera con boccaglio, ha chiesto al nano : « Nano, come si chiama questo ? »
« Boccaglio »
Il giorno dopo, dimenticata la parola, glielo richiede.
« Nano, come si chiama questo ? »
« Boccaglio »
Il terzo giorno alla stessa domanda, il nano la guarda e le dice :
« Tata, è difficile dire boccaglio ?! »

giovedì 14 ottobre 2010

Battesimo della cuginetta Camilla

FLASHBACK: A GIUGNO SCRIVEVO....

Alla cerimonia in Chiesa in occasione del battesimo di Camilla., la figlia di C, cugina di kike:
C’è chi si commuove, c'è chi guarda l'orologio, c’è chi ammira il coro, c’è chi si distrae facendo foto a manetta (la sottoscritta), c’è chi è impegnato nel vano tentativo di domare un nano piccolo imbizzarrito, c'è chi dovrebbe filmare ma non è capace, c'è chi vorrebbe essere altrove.
Al ristorante la piccola ha divorato la sua pappa e poi si è addormentata non prima di essersi fatta fare mille foto insieme alla festeggiata, il nano si è fidanzato con Marion e insieme hanno giocato e mangiato di tutto. Cerco la mamma della festeggiata, ci scambiamo un rapido sguardo d’intesa su un invitato all’altro battesimo e come dice la cugina C. : « Sono moglie e mamma, mica morta » e i nostri comuni pensieri impuri finiscon lì.
La zia O. si trasforma in prezzemolina ed è presente in tutte le foto.
Il marito Manager, impegnato a riposarsi in Toscana, si sarebbe divertito insieme ai gaudenti parenti di kike.

mercoledì 13 ottobre 2010

Sorpresa

FLASHBACK: IN GIUGNO SCRIVEVO.....

Sarà stata la canicola.
Sarà stata la notte insonne.
Sarà stata la stanchezza di una settimana di nani-spiaggia-nani.
Ma quando questa mattina la tata ha fatto segno dal balcone di guardar giù, kike non l’ha ricononosciuto. Peggio. Ha pensato che la tata margherita presa da un momento di pietas le avesse portato dalla spiaggia un venditore ambulante.
Invece sotto quel cappellino non c’era un viso scuro e stanco e in quei sacchi non c’era merce da vendere.
Era M., il marito della tata, il tato. Ha fatto una sorpresa.
E il più contento era il nano che dentro ai sacchi ha trovato un dvd dei Puffi e un puzzle.

martedì 12 ottobre 2010

La tavola da surf

FLASHBACK: A GIUGNO SCRIVEVO...

Al mare quest’anno il gioco preferito dei bambini maschi è nuotare con la tavola da surf. Se non ce l’hai, sei uno sfigato.
Da ieri anche il nano ne possiede una, è azzurra con i delfini.
«Mamma, andiamo con la litta in acqua »
" Amore si dice s-litta »
« Mamma, andiamo con la xslitta in mare »
« Amore si dice s-litta con la esse »
« … »
« Mamma, andiamo con la esse in acqua »

lunedì 11 ottobre 2010

Come una lattuga

Lunedì mattino.
" Mamma, ci sarà Giulia all’asilo stamattina ? »
« Giulia la tua fidanzata ? »
« Sì lei, mamma »
« Speriamo di sì »
« No, non è ancora arrivata »
« Nano, come lo capisci che non è all’asilo se siamo ancora all’entrata ? »
« Perché non c’è la sua Porshe Cayenne parcheggiata »
« Ah… »
« Sai che Giulia dice sempre facciamo la lumaca ? »
« E cosa vuol dire ? »
« Vuol dire fare un puzzle a forma di lumaca solo che lei lo vuole fare una, due tre cinquanta volte e invece si puo’ fare una sola volta »
« Ciao nano, la mamma deve correre in ufficio »

Kike entra in ascensore con il portinaio Marcello che la guarda e le dice :
« Signora, questa mattina lei è bella come una lattuga appena raccolta »

venerdì 8 ottobre 2010

Nonna Rina

Aveva un sorriso caldo, accogliente. Le mani sottili e profumava di buono.
La pelle era quella di una ragazzina, bianca e liscia. « Usa la cera di cupra e prendi poco sole », diceva a kike e non le piacevano i suoi capelli un po’ ribelli, lei era sempre perfetta, sempre con un capo di seta.
Quando kike andava a trovarla, si scusava per avere poco da offrire, nonostante il frigo stracolmo e il vaso traboccante di frutta di qualsiasi tipo.
Kike adorava i suoi racconti, precisi e lucidi come chi li ha vissuti da poco e non 70 anni prima o giù di lì.
Aveva le idee ben chiare sulla vita e quello che viene dopo, avrebbe voluto pero’ saperne di più su quel dopo, la curiosità era il suo debole ma anche la sua forza. Aveva carattere, non si arrendeva. La piccola di casa senza dubbio le somiglia.
Ha lasciato a kike una cosa preziosissima che conservera’così com’è anche se più persone le hanno consigliato di fare più moderna.
Lei aveva il grande dono di capire kike, le ha voluto bene subito. I suoi consigli su come gestire certe persone sono scolpiti nella mente di kike a fuoco.
L’ultima volta che kike l'ha vista si è scusata per non essere in forma, sapeva che ci stava lasciando ma come al solito le sue sofferenze non le faceva pesare a chi passava a farle visita.
Quando se n’è andata,  kike l’ha duvuto spiegare a suo figlio treenne che le ha detto : « Mamma, non essere triste. Avrai i vostri ricordi! Lei avrà i tuoi ricordi e tu avrai i suoi ricordi, no?».
A kike manca moltissimo e non vede l’ora un giorno quando saranno più grandi di raccontare ai suoi figli che tipo straordinario fosse la loro bisononna paterna.

giovedì 7 ottobre 2010

Cape Town come Mendrisio

FLASHBACK: A GIUGNO SCRIVEVO....

Kike accende la radio per ingannare il tempo, è in ritardissimo all’appuntamento nel mendrisiotto con le amiche-ex colleghe ed è in coda, sotto il diluvio universale. Non si fa altro che parlare della prima partita dei mondiali di calcio che disputerà l’Italia tra un’ora e mezza quando sente il radiocronista che dice : « Non so se riusciremo a raggiungere lo stadio perché qui a Cape Town c’è una pioggia incessante ». E kike ha avuto ben chiaro che cosa significasse.

martedì 5 ottobre 2010

Festa di fine anno

FLASHBACK: LO SCORSO GIUGNO SCRIVEVO....

La festa di fine anno in compagnia di un centinaio di nani e rispettivi genitori e maestre è stata un successo, i nani hanno giocato, ballato, riso, pianto, lanciato palloncini colorati in aria. Non è piovuto, nessuno si è fatto male mentre si facevano piroette nel parco, l’atmosfera era allegra e colorata.
Il papà manager ha ripreso tutto con la telecamera, probabilmente anche qualche lacrimuccia di kike-mamma che si è emozionata nel vedere il suo primogenito mentre ritirava fiero il suo primo diploma.

lunedì 4 ottobre 2010

Un successo

Lo scorso giugno è terminato il corso di inglese del nano. Kike lo va a  prendere. Decide di ignorare come fa sempre le mamme agghindate come modelle e con tacco 12 (ma dove lavorano, si chiede ogni volta kike-mamma-lavoratrice a tempo pieno) e i papà super fighi che stanno perennemente al telefono come fosse un’estensione del loro corpo.
E’ l’ultima lezione, la fine di un trimestre, il suo primo trimestre di studio-gioco di una lingua straniera e kike si emoziona.
Le viene consegnato il « passaporto », un libricino dove è segnato il lavoro svolto dala nano per ogni lezione compreso di foto che fa le smorfie, saluta e ringrazia le pazientissime insegnanti.
Kike e il nano escono correndo perché a Lugano, per facilitare la vita delle mamme che lavorano, i negozi chiuduno alle 18.30.
« Nano, corri, dobbiamo comprare il latte e il pane !»
Dal panettiere il nano si guarda intorno, guarda la commessa e le dice, bello deciso :
« Ciao, tu chi sei ? Io sono francese »
Non c’è che dire, il primo corso di lingua inglese del nano è stato un gran successo.

venerdì 1 ottobre 2010

Chi ha costruito il Mc Donald's?

IN GIUGNO (2010) SCRIVEVO....

Kike ha il corso per naturalizzandi, i nonni sono la mare e la tata margherita ha già ampiamente fatto il suo dovere quotidiano. Kike chiede alla collega N. se gentilmente passa a prendere il nano alla scuola di inglese e lo tiene per le prossime due ore.
«Che bello! Io adoro i bambini ! »
Kike Pensa a quanto sia fortunata e si fionda al corso.
Dopo due ore arrivano, lei sudata e con la faccia provata, lui con un palloncino giallo, scatenato.
"Tutto bene ? "
« Ehm sì sì, certo che pero’ non smette di parlare un attimo ! Sai cosa mi ha chiesto sulla strada per il Mc ? »
« No, dimmi »
« Amica N, chi ha costruito il Mc Donald’s ? »

La collega N. per aiutare kike ha rinunciato a :

1. uscire con i suoi fidanzati

2. andare al cinema con gli amici

3. chattare

4. conoscere il suo principe azzurro

5. dedicarsi alla cura del corpo con la massaggiatrice a domicilio Domy

giovedì 30 settembre 2010

Telefonata ai nonni in vacanza

FLASHBACK: SEI MESI FA SCRIVEVO....

« Ciao supernonna! Come sta la piccola? »
« Bene, ha mangiato tutta la notte e poi stamattina e poi a pranzo tutta la sua pappa poi la frutta… »
« Ho capito, mamma, la piccola ha appetito »
« Sì pero’… »
« Pero’ ? »
« Pero’ non sa ancora i versi degli animali »
« Mamma, ha undici mesi compiuti ieri… »
« Tu a 9 mesi sapevi già tutti i versi ! Io glieli insegno ma lei niente, mi dice ta-ta-ta….proprio non le interessano… »
« Appunto mamma, verrà il tempo che saprà anche quelli »
« Già. Comunque è sveglia, furba, non ti preoccupare »
« Grazie mamma, a presto »

La supernonna ha dei modelli di eccellenza innarivabili. O forse ha un ricordo un po' distorto di kike-bebé.

mercoledì 29 settembre 2010

Stasera cucina lui

Sera. Ora di cena.
« Mamma, quando avro’ 4 anni ? »
« Tra due mesi nano. Perché me lo chiedi? »
« Perché voglio essere grande ! »
« E perché vuoi essere grande ? »
« Perché così posso cucinare con il fuoco »

martedì 28 settembre 2010

Da collezione

A Londra, da Hamley’s ca. 5 mesi fa, kike e il marito manager hanno comprato per il loro primogenito vari tipi di giocattoli, loro si sono dirvertiti come pazzi, non volevano più uscire ormai rapiti da giochi di ogni tipo/genere/colore, da animatori bravissimi che se non stai attento ti vendono anche le tue scarpe. Tra questi anche una scatola non troppo costosa contenente 3 macchinine rosse.
A casa, quando la scatola è stata aperta, il papà manager ha scoperto che fa parte di una edizione limitata e ha sentenziato davanti a un nano deluso che si è visto consegnare e poi riprendere il gioco nel giro di un secondo : « Nano adesso rimettiamo le macchinene bene a posto, perché sono da collezione e quando sarai più grande sarai contento di averle ancora tutte intere ! »
E la scatola è stata messa nel punto più nascosto del mobile della sala. Il nano ha fatto un sospiro e un cenno di sì con la testa e ha continuato a giocare con il resto del suo parco macchine (ca. 1'500)
Questa mattina appena sveglio, non ha chiesto né del latte né di avere il permesso di guardare i cartoni.
Ha domandato a kike-mamma: « Mamma, adesso sono diventate da collezione? Posso riavere le mie macchine nuove?»

lunedì 27 settembre 2010

Liberi e svizzeri

E’ biondo, di carnagione chiara e ha gli occhi verdi.
Adora gli späzli, il rösti e ogni tipo di salse.
Pronuncia Stop con la o chiusa, da grande ha deciso che vuole fare il poliziotto (cattivo) e dare tante multe (anche un po’ stronzo)
Frequenta una scuola privata d’inglese ma adora il tedesco e le bambine tedesche (vedi Giulia di Davos) Ama la montagna, è capace di camminare per ore e adora prendere i frutti direttamente dalla pianta.
E’ preciso, il disordine lo infastidisce.
In dogana, all’entrata in Svizzera, urla : « Viva la Svizzera ! »
A lui il passaporto rossocrociato dovrebbero darglielo ad honorem.

venerdì 24 settembre 2010

Se avessi la maschera di Diabolik

Kike e la sua collega N. si vedono tutti i giorni per otto ore consecutive. Questo fa di loro una vera squadra, un vero team. Stando così tanto tempo insieme condividono sempre più cose insieme e come due gemelle siamesi si somigliano sempre più.
Anche nelle reciproche nevrosi, nei profumi, nei colori dei vestiti, nelle abitudini quotidiane.
Hanno anche il ciclo nello stesso periodo come vuole la leggenda.
Eppure sono diversissime.
Lei è bionda e ha i capelli cortissimi e soprattutto è single, libera e svizzera. Ogni tanto kike-mamma la invidia e ogni tanto vorrebbe avere una di quelle maschere che fabbrica Diabolik e indossarla, anche solo per un giorno e sostituirsi a lei quando gli impegni della sua serata sono nell’ordine: 1. parrucchiere 2. cena con le amiche 3. massaggio con digito-pressione a domicilio che a sentir parlar lei, si sente l’acqua uscire dal proprio corpo.
La collega N. è fortunata e a volte se lo dimentica. Kike è sicura che anche lei vorrebbe ogni tanto avere la stessa maschera per sostitursi a kike ma kike è altresì sicura che dopo una seratina tipo delle sue, con i nani da cibare/prepareperlanotte/raccontarelastoria la getterebbe nel lago, nel punto più profondo e melmoso.

giovedì 23 settembre 2010

Paradiso-Malpensa

FLASHBACK-5 MESI FA SCRIVEVO....

« Il mestiere dell’autista è il mestiere dei falliti. Facevo il promotore finanziario e in 50 minuti guadagnavo tanto che adesso per guadagnare lo stesso importo ce ne impiego il triplo. Fare l’autista dopo il minatore e il cuoco è il mestiere più usurante che ci sia.
Mi chiamano a qualsiasi ora del giorno e della notte, non ci sono orari.
E’ arrivato tutto insieme, licenziamento (ma gli ho fatto causa e l’ho vinta) e separazione. Adesso vivo da mia sorella perché a causa del divorzio devo risultare nullatenetente.
Ma io sto bene così, anzi, ho capito che i soldi non danno la felicità, certo devo pensare ai miei figli. Lo vedete questo? Sapete cosa è questo? Se ve lo dico mi prendete completamente per pazzo.
E’ un rosario digitale, viene da Medjugorie, dove sono stato e dove vorrei stabilirmi appena possibile.
I miei amici pensano che io sia impazzito, mi dicono prega di meno e scopa di più ma io li lascio parlare.
Sapete che anche Benigni dopo esser stato a Medjugorie si è converito? Sapete cosa è la Chiesa? »
« La casa del Signore » risponde kike, intimidita.
« Io prego ma non mi piace la Chiesa, l’apparato » dice il marito Manager sentendosi tirato in causa.
« Lasciate perdere la Chiesa come apparato : la Chiesa siamo noi ! » ha sentenziato l’autista.

Kike e il marito manager sono stati accompagnati all’aeroporto nella loro fuga londinese da un signore che sembrava un lord inglese anche se aveva la polso un braccialetto rosso benedetto e un paio di occhiali neri scuri.
E ha raccontato loro la sua storia, sorprendendoli.

mercoledì 22 settembre 2010

Non trovare le parole

Sabato sera. Brianza. Nella torre di Villa M.
Mosche alle finestre. Il nano le osserva un po’ e poi chiede:
« Papà, perché tutte queste mosche…...moscano? »

lunedì 20 settembre 2010

Buon lunedì

« Pronto, sono il capo A. »
« Ciao capo A. Tutto bene? »  
« Si, grazie kike. Avrei bisogno di un favore....Domattina dovresti aprire tu l'ufficio, non ti crea problemi, vero ? ».
« No, figurati. Tutt’altro », mento.
« Ottimo. So che posso sempre contare su di te. Ah dovresti preparare per le 8/8.30 le condizioni speciali per Il cliente e fare la performance del Suo portafoglio in base alla tabella che lui è abituato a ricevere »
« Naturalmente capo A. »
Non è affatto casuale che il lunedì sia universalmente considerato un giorno di merda.

venerdì 17 settembre 2010

La soluzione

FLASHBACK: SEI MESI FA SCRIVEVO....
Siamo al mare. I nonni sono in trasferta con la piccola. Sono giunti in loro aiuto 24 ore su 24 lo zio W. e la zia O. La zia O. è la sorella più giovane della supernonna.
Gli zii fanno a gara per chi far divertire di più il nano grande.
La supernonna pulisce il bagno con la mano destra, lava la cucina con la destra, attiva con il pede la lavatrice. Il tutto parlando al telefono con l’inquilina milanese che non riesce ad attivarei il riscaldamento.
Il nonno B. spinge il passeggino della piccola per tutta la mattina.
La zia I., sorella più grande della supernonna, la tiene in braccio perché le ricorda tanto la sottoscritta piccola.
La zia O. prepara ogni ben di Dio a ciclo continuo.
Quando la piccola fa la cacca, tutti sgomitano per cambiarla.
Per il bagnetto serale ci sono prenotazioni fino alla fine dell’anno.
Kike mangia e dorme. I nani sono felici.
Kike inizia a pensare che la famiglia allargata sia l’unica vera soluzione a tutti i mali del mondo.

giovedì 16 settembre 2010

Fra amici

Il nano ha due amichetti carissimi suoi coetanei con i quali si incontra al parco e da un po’ di tempo si frequentano anche nelle rispettive case.
L’altra giorno il nano è stato a casa di J. circa due ore.
Quando sono andata a prenderlo era sudato fradicio, la sua mamma era già sull’uscio, visibilmente provata.
« Tutto bene ?» chiedo.
« Sì sì, sai com’è…sono vivaci… »
« Già… » dico io, pensando a cosa puo’ aver combinato il nano.
In ascensore il nano apre le sue riserve.
«Sai mamma che ho rotto il lampadario ? »
« Coooosa ?? »
« Ma no, mamma, stai tranquilla, è uno scherzo »

Dopo due giorni.
Vado a prendere il nano all’asilo e all’uscita incontriamo J. con il suo nonno.
« Ciao, mamma, mi porti a casa di J. ? Dai, per favooore »
J. :« Tu poi mi rompi tutti i giochi ! »
« Mamma, voglio andare a casa di J. ! »
« Ma hai sentito quello che J. ti ha detto ? »
J. : « Va bene vieni, ma c’è un gioco tutto nuovo…se vieni quello non me lo rompi ? »

martedì 14 settembre 2010

Ridere o piangere?

Sera. Prima di addormentarsi.
« Mamma, vieni qui vicino »
« Va bene ma dormi»
« Mamma, dormi?»
« Sì, nano e anche tu dovresti »
« Mamma, domani mattina all’asilo rompo Christian »
« Nano, queste cose non dovresti neanche pensarle!»
« Ma io lo voglio rompere!»
« Nano, vuoi che spariscano tutti i tuoi giochi dalla camera?»
« Porti via anche la sorellina?»

lunedì 13 settembre 2010

Complessi edipici

Ore 20:45. Nel bagno.
« Mamma, voglio dormire con te, solo con te, papà vai via »
« Nano, non è bello dire così al papà »
« Adesso vai in sala e gli dici chiaro che gli vuoi tanto bene »
« Ma tu mi aspetti qui ? »
« Sì ma solo se fai quello che ti ho detto »
Il nano ubbidiente va in sala e pronuncia con aria sognante, assaporandone il suono:
« Papà, ti voglio tanto bene »
« Amoooore….vieni qui e dammi un abbraccio ! »
« No, la mamma mi ha detto solo di dirti che ti voglio bene »

venerdì 10 settembre 2010

Lungo la strada per l'asilo

« Mamma chi mi viene a prendere all’asilo oggi? »
« Il papà »
« E la tata? »
« La tata è in vacanza »
« Cosa vuol dire, mamma?»
« Vuol dire che per un po’ non ci sarà, si riposa »
« Ma poi si sveglia di nuovo? »

giovedì 9 settembre 2010

Amore fraterno wanted

Sera. Dopo cena.
« Vado a mettere a letto la piccola » annuncia kike-mamma alla parte maschile della famiglia.
Quando torna in sala, il nano la guarda e chiede:
« Mamma, sei andata a buttare la sorellina nel bidone? »

mercoledì 8 settembre 2010

Puntualizzazioni

A cena, il nano, si arrampica su kike e, raggiunta la meta, le lecca voluttuosamente la guancia.

"Bravo nano. Lei non è la tua schiava, è la tua mamma. Devi volerle bene", dice il marito manager mentre si strafoca di cibo.

martedì 7 settembre 2010

Soluzioni salvaspazio

Casa. Ora di cena.
« Mamma, ce l’abbiamo noi una gru ? »
« Nano, ti sembra che in questa casa ci possa stare una gru ? »
« Mamma, prendiamo una gru, la agganciamo al tavolo e poi lo portiamo in alto, in alto fino in cucina »
« E poi, nano ? »
« Poi ho tanto spazio per giocare in sala »

lunedì 6 settembre 2010

Tutto sotto controllo

La tata margherita è ammalata
La macchina è dal carrozziere
La lavatrice si è rotta
Il nano ha il raffreddore, la tosse e non dorme
Bisogna fare la dichiarazione delle imposte
Piove
La situazione non puo’ che migliorare

venerdì 3 settembre 2010

Mattino tipo

« Mamma mi fa male la pancia e anche le gambe e i piedi »
« Nano, a me sembra che tu stia benissimo, vestiti che siamo in ritardo »
« Mamma, visto che non sto bene, andiamo in macchina »
« Non se ne parla neanche: poche storie e andiamo »
« Mamma, prendiamo la macchina, è così la storia »

giovedì 2 settembre 2010

Piccoli uomini, grandi macchine

« Mamma dov’è la nostra macchina ? »
« Dal garagista tesoro, la mamma l’ha rigata »
« Lo so, l’ho vista la striscia lunga lunga »
« Appunto »
« E questa di chi è ? »
« E’ la macchina che il garagista mi ha dato in sostituzione »
« Mamma, questa macchina è speciale ? »
« In che senso, nano ?
« E’ bella ? »
« Tesoro, è una macchina pratica che ci è utile in questo momento, finché la nostra sarà pronta »
« Mamma, non è speciale : è bassa, piccola e io da qui dietro non vedo niente »

mercoledì 1 settembre 2010

Lettino

Kike è andata a prendere la piccola al mare e ha lasciato il nano a casa con il suo papà con il compito di montare il lettino Stokke, ormai la culla è piccola.
All'arrivo a casa, è stata accolta con il capo impolverato e il cacciavite in mano.
Il papà ne approfitta per fare pausa (sigaretta) ma visto che il vocabolo pausa per il momento è per il nano inesistente, trascina kike in cameretta e le dice :
« Visto mamma, stiamo montando il lettino per la sorellina! »
« Vieni, continua tu con me! »
« Nano, io non sono brava in queste cose » e cerca di uscire dalla camera incontro alla sua salvezza ma lui testardo la spinge dentro.
« Mamma, leggi le istruzioni, guarda la figura » le dice fiducioso.
« Nano, è meglio che per queste cose vedi con papà »
« Mamma, neanche questo sai fare ? »

martedì 31 agosto 2010

Cannibalismo

In macchina:
"Mamma, tu sei buona?"
"Penso di sì, nano"
Con aria scocciata: "Mamma, intendo: tu sei buona da mangiare?"
"Ma nano, mica si mangiano le persone!"
"Io ti mangio tutta: le guance, le braccia, le gambe e anche i denti"
"Ok, mi mangi. E poi cosa fai una volta che mi hai mangiata?"
"Dormo"

lunedì 30 agosto 2010

Giulia la mora

Mattino. Appena svegli.
« Mamma, non voglio andare all’asilo ! »
« Dai nano, che c’è Giulia che ti aspetta ! »
« Giulia la bionda o quella nell’albergo a Davos? »
« Tu chi preferisci nano? »
« Giulia di Davos »
Giulia ha tre anni, è mora, riccia e ha fatto innammorare il piccolo scorpioncino nella fuga della kike-famiglia in montagna lo scorso inverno.

venerdì 27 agosto 2010

Dimenticanze

Kike arriva di corsa a casa, prepara la tavola, la cena, fa una lavatrice, svuota la lavastoviglie, va a
prendere la biancheria in lavanderia, si cambia e aspetta gli ospiti e il nano con il suo papà. Arriva il papà con la bottiglia d’olio che aveva dimenticato di acquistare ma non vede tracce di nani.
« E il nano ? » chiede.
« Oddio ! » e sparisce nell’ascensore.
………………………………………
Quando mezz’ora dopo, il nano entra in casa è completamente ignaro dell’accaduto. Abbraccia kike e le dice : « Il mio papino è arrivato un po’ in ritardo ».
E meno male che ci sei tu, tata margherita, che se qualcuno mi chiedesse di scegliere tra te e il papà non saprei chi scegliere.

mercoledì 25 agosto 2010

Castigo

« Mamma, devo dirti una cosa »
« Dimmi nano »
« Ho messo in castigo la tata »
« Scusa? »
« Ha fatto una cosa brutta »
« Nano, cosa è successo ? »
« Le ho detto di stare chiusa in camera ma lei è uscita »

venerdì 20 agosto 2010

Al centro commerciale

FLASHBACK: 5 MESI FA SCRIVEVO....

Quando kike e il nano andiamo al centro commerciale il nano non manca mai di far notare a kike che lì vicino c'è l'ufficio del suo papà (ancora per poco, ma a al nano i cambiamenti non piacciono). L'altra sera fa addirittura lo spelling. "Mamma, vedi che là c'è scritto u-f-f-i-c-i-o d-e-l p-a-p-à""Nano, e da quando sai leggere?"
"Mamma, perché io crescio"

.....

Kike e il nano Entrano all'IKEA ma lui non ne vuole sapere di infilarsi nelle palline come tutti gli altri bambini, no lui vuole uscire e andare sui palloni gonfiati a forma di castello e saltare come un canguro. Dunque kike-mamma lo trascina a forza dentro, con non poca fatica, sotto lo sguardo torvo di altri genitori, subire e far subire le sue grida, le sue lacrime finché sono usciti e ha fatto quello che doveva fare.
Finito il tempo a disposizione, non fa una piega, scende senza storie, si mette le scarpe (da solo) e sudato e appiccicoso, va verso kike e le dice:" mamma, ti adoro" e si lancia in un abbraccio che per quanto le riguarda poteva non finire mai.

giovedì 19 agosto 2010

Sorellina cercasi

Dopo 15 giorni di assenza, il nano una mattina chiede a Kike: ”mamma, perché la sorellina non è al suo posto?” Kike che ormai aveva perso le speranze in un amore fraterno spontaneo, si commuove, le stanno per scendere le lacrime dalla gioia, finalmente si interessa a lei e spera che il peggio sia passato, che sia morto il desiderio che hanno tutti i bambini  di uccidere il fratellino/sorellina, di  dire cose terribili tipo 'e se lo buttassi giù dal balcone in strada e passa una macchina?' ma questo non significa che metteranno in pratica l'istinto omicida (parole del pediatra).
Kike gli chiede dunque con il cuore pieno di speranza:” Ti manca, vero? Cosa le vorresti dire?” Il nano si gira in direzione cartoni animati e gelido tuona:” Niente”

mercoledì 18 agosto 2010

Il nano e l'amore

Come recitava una pubblicità di un profumo anni fa, fino a ieri kike era convinta che il nano appartenesse a quella categoria di uomini che non devono chiedere mai, forte abbastanza da bastare a se stesso, sicuro di sè, determinato verso la sua strada.     
Fino a ieri era anche convinta che A., pelle color ebano e sguardo felino, fosse per lui soltanto l'amica piccola della zia O.
Oggi kike ha visto, per la prima volta, il nano e A. insieme al playground e ho capito di avere commesso dei grossolani errori di valutazione.
"Nano vieni qua! seguimi! togliti le scarpe! dammi la mano! passa di qui! diceva A. decisa.
Lui taceva ed eseguiva, adorante e obbediente come un sodatino.
E quando kike non è riuscita a trattenersi e gli ha detto:"Ma smettila di toccarla ovunque, le darai anche fastidio!" Lui si è girato verso di lei e con lo sguardo languido le ha sussurato: "Ma mi piace!"

martedì 17 agosto 2010

Il nano e altri elementi

FLASHBACK:  OTTO MESI FA SCRIVEVO QUESTO...

Da quando è nata la sorellina il nano è regredito a bebè di 3 anni. A parte tanta pazienza, questa
estate che dal bagnasuga correva fiero vs l'ombrellone urlando "mamma, ho fatto la cacca, grande"
(nel costume) il problema vero si è presentato al momento di iscrizione all'asilo, dove il bambino deve
essere assolutamente, inderogabilmente pulito.
Così, tolto per sempre il salvifico pannolino, inizia la corsa vs il bagno per cercare di arrivare in tempo.
Spesso inutilmente.
Sabato sera non è riuscito a vedere la sua cacca (Kike-mamma aveva già tirato lo sciacquone) e inzia un
pianto disperato. Inconsolabile.
Invano i tentativi del marito manager di fargli capire che non si è perso chissà quale spettacolo finché il papà, esausto, ha il lampo di genio e prende dal vassoio d'argento del corridoio una pallina dal pot pourri
marrone chiaro, la infila nel water e trinofante esclama: "Ecco la tua cacca". Il nano che è abituato a
ben altre piccole dimensioni, guarda nel water, guarda il suo papà e dubbioso esclama:" Di chi è?"

venerdì 6 agosto 2010

Riti serali

Il nano non andrebbe mai a dormire, impiega ore a preparsi, per esempio a lavarsi i denti (da solo) : si specchia, fa le boccacce davanti allo specchio, versa e riversa il bicchiere pieno d’acqua per il risciacquo e poco importa se al posto di un bagno la kike-famiglia si ritrova con una piscina nel giro di due minuti.


Poi si fa mettere il pigiama e finalmente dopo un’accurata scelta dei libri da leggere, si va a letto (lettone, nello specifico).

E qui inizia il nano-show.

Il papà (di solito lo mette a letto lui, Kike e la sorellina-margheritalasopravvisuta finalmente libere di coccolarsi) gli ha insegnato a levarsi i calzini tirandoli in aria, possibilmente giocando al tiro a segno con l’armadio.

Ieri sera era il turno di Kike e il nano riesce a infilare un calzino nell’angolo alto sopra l’armadio. “E adesso chi lo recupera?”, tuona Kike seria. Con la faccia contrita Kike finge di piangere ma si sa, i bambini hanno sempre una soluzione per tutto, dunque il nano che non si scompone sentenzia sicuro : « mamma viene il papà, lui ce la fa, non ti preoccupare » e corre a chiamare suo padre con la testa nel suo apple (pc). E  dalla sala si sente « papà, la mamma piange, il calzino è sull’armadio….ho bisogno d’aiuto, è una situazione d’emergenza ! ».

Il papà si alza, recupera il calzino, il nano si sdrai accanto a mamma Kike, la guarda orgoglioso di aver risolto (lui) la situazione e si inizia a leggere i 2 o 3 libri prima di addormentarsi. Fine del rito... per stasera.

giovedì 5 agosto 2010

Amore fraterno cercasi


Il nostro vicino di casa D. ogni tanto ci viene a trovare e insieme beviamo un bicchiere di vino.

Il nostro vicino ha una cagnolina di nome belle.

Il nano impazzisce di gioia quando vede l’animale. L'ultima volta che ci è venuto a trovare belle si impossessa della ciabattina del nano e non la molla più. Il nano confondendo cane-bambino tira fuori tutti i suoi giochi e li mostra a belle che lo guarda allibita e poi con l’entusiamo di chi ha fatto una grande scoperta esclama : «mamma teniamo noi belle e diamo la sorellina a D.! ». Senza parole.

mercoledì 4 agosto 2010

Quellodellamamma

I bambini normali amano gli oggetti transazionali.
Il nano, come quasi tutti i bambini del mondo, ha il suo oggetto transizionale. Si chiama
 « quellodellamamma » (nomen omen) e consiste in un mio maglione di cashmere (era il mio preferito).
Quando il nano deve dormire, deve bere il latte o semplicemente guardare i cartoni,
« quellodellamamma » è presente sempre. In particolare al mattino, quando si copre anche il capo e tutto il corpo e non deve rimanere alcun pezzo di pelle scoperto, altrimenti va in crisi. Solo quando è coperto da capo a piedi che ci siano -10° o + 40°, lui si rilassa. ¨
Quellodellamamma è il titolo del mio blog.