Quellodellamamma

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martedì 31 agosto 2010

Cannibalismo

In macchina:
"Mamma, tu sei buona?"
"Penso di sì, nano"
Con aria scocciata: "Mamma, intendo: tu sei buona da mangiare?"
"Ma nano, mica si mangiano le persone!"
"Io ti mangio tutta: le guance, le braccia, le gambe e anche i denti"
"Ok, mi mangi. E poi cosa fai una volta che mi hai mangiata?"
"Dormo"

lunedì 30 agosto 2010

Giulia la mora

Mattino. Appena svegli.
« Mamma, non voglio andare all’asilo ! »
« Dai nano, che c’è Giulia che ti aspetta ! »
« Giulia la bionda o quella nell’albergo a Davos? »
« Tu chi preferisci nano? »
« Giulia di Davos »
Giulia ha tre anni, è mora, riccia e ha fatto innammorare il piccolo scorpioncino nella fuga della kike-famiglia in montagna lo scorso inverno.

venerdì 27 agosto 2010

Dimenticanze

Kike arriva di corsa a casa, prepara la tavola, la cena, fa una lavatrice, svuota la lavastoviglie, va a
prendere la biancheria in lavanderia, si cambia e aspetta gli ospiti e il nano con il suo papà. Arriva il papà con la bottiglia d’olio che aveva dimenticato di acquistare ma non vede tracce di nani.
« E il nano ? » chiede.
« Oddio ! » e sparisce nell’ascensore.
………………………………………
Quando mezz’ora dopo, il nano entra in casa è completamente ignaro dell’accaduto. Abbraccia kike e le dice : « Il mio papino è arrivato un po’ in ritardo ».
E meno male che ci sei tu, tata margherita, che se qualcuno mi chiedesse di scegliere tra te e il papà non saprei chi scegliere.

mercoledì 25 agosto 2010

Castigo

« Mamma, devo dirti una cosa »
« Dimmi nano »
« Ho messo in castigo la tata »
« Scusa? »
« Ha fatto una cosa brutta »
« Nano, cosa è successo ? »
« Le ho detto di stare chiusa in camera ma lei è uscita »

venerdì 20 agosto 2010

Al centro commerciale

FLASHBACK: 5 MESI FA SCRIVEVO....

Quando kike e il nano andiamo al centro commerciale il nano non manca mai di far notare a kike che lì vicino c'è l'ufficio del suo papà (ancora per poco, ma a al nano i cambiamenti non piacciono). L'altra sera fa addirittura lo spelling. "Mamma, vedi che là c'è scritto u-f-f-i-c-i-o d-e-l p-a-p-à""Nano, e da quando sai leggere?"
"Mamma, perché io crescio"

.....

Kike e il nano Entrano all'IKEA ma lui non ne vuole sapere di infilarsi nelle palline come tutti gli altri bambini, no lui vuole uscire e andare sui palloni gonfiati a forma di castello e saltare come un canguro. Dunque kike-mamma lo trascina a forza dentro, con non poca fatica, sotto lo sguardo torvo di altri genitori, subire e far subire le sue grida, le sue lacrime finché sono usciti e ha fatto quello che doveva fare.
Finito il tempo a disposizione, non fa una piega, scende senza storie, si mette le scarpe (da solo) e sudato e appiccicoso, va verso kike e le dice:" mamma, ti adoro" e si lancia in un abbraccio che per quanto le riguarda poteva non finire mai.

giovedì 19 agosto 2010

Sorellina cercasi

Dopo 15 giorni di assenza, il nano una mattina chiede a Kike: ”mamma, perché la sorellina non è al suo posto?” Kike che ormai aveva perso le speranze in un amore fraterno spontaneo, si commuove, le stanno per scendere le lacrime dalla gioia, finalmente si interessa a lei e spera che il peggio sia passato, che sia morto il desiderio che hanno tutti i bambini  di uccidere il fratellino/sorellina, di  dire cose terribili tipo 'e se lo buttassi giù dal balcone in strada e passa una macchina?' ma questo non significa che metteranno in pratica l'istinto omicida (parole del pediatra).
Kike gli chiede dunque con il cuore pieno di speranza:” Ti manca, vero? Cosa le vorresti dire?” Il nano si gira in direzione cartoni animati e gelido tuona:” Niente”

mercoledì 18 agosto 2010

Il nano e l'amore

Come recitava una pubblicità di un profumo anni fa, fino a ieri kike era convinta che il nano appartenesse a quella categoria di uomini che non devono chiedere mai, forte abbastanza da bastare a se stesso, sicuro di sè, determinato verso la sua strada.     
Fino a ieri era anche convinta che A., pelle color ebano e sguardo felino, fosse per lui soltanto l'amica piccola della zia O.
Oggi kike ha visto, per la prima volta, il nano e A. insieme al playground e ho capito di avere commesso dei grossolani errori di valutazione.
"Nano vieni qua! seguimi! togliti le scarpe! dammi la mano! passa di qui! diceva A. decisa.
Lui taceva ed eseguiva, adorante e obbediente come un sodatino.
E quando kike non è riuscita a trattenersi e gli ha detto:"Ma smettila di toccarla ovunque, le darai anche fastidio!" Lui si è girato verso di lei e con lo sguardo languido le ha sussurato: "Ma mi piace!"

martedì 17 agosto 2010

Il nano e altri elementi

FLASHBACK:  OTTO MESI FA SCRIVEVO QUESTO...

Da quando è nata la sorellina il nano è regredito a bebè di 3 anni. A parte tanta pazienza, questa
estate che dal bagnasuga correva fiero vs l'ombrellone urlando "mamma, ho fatto la cacca, grande"
(nel costume) il problema vero si è presentato al momento di iscrizione all'asilo, dove il bambino deve
essere assolutamente, inderogabilmente pulito.
Così, tolto per sempre il salvifico pannolino, inizia la corsa vs il bagno per cercare di arrivare in tempo.
Spesso inutilmente.
Sabato sera non è riuscito a vedere la sua cacca (Kike-mamma aveva già tirato lo sciacquone) e inzia un
pianto disperato. Inconsolabile.
Invano i tentativi del marito manager di fargli capire che non si è perso chissà quale spettacolo finché il papà, esausto, ha il lampo di genio e prende dal vassoio d'argento del corridoio una pallina dal pot pourri
marrone chiaro, la infila nel water e trinofante esclama: "Ecco la tua cacca". Il nano che è abituato a
ben altre piccole dimensioni, guarda nel water, guarda il suo papà e dubbioso esclama:" Di chi è?"

venerdì 6 agosto 2010

Riti serali

Il nano non andrebbe mai a dormire, impiega ore a preparsi, per esempio a lavarsi i denti (da solo) : si specchia, fa le boccacce davanti allo specchio, versa e riversa il bicchiere pieno d’acqua per il risciacquo e poco importa se al posto di un bagno la kike-famiglia si ritrova con una piscina nel giro di due minuti.


Poi si fa mettere il pigiama e finalmente dopo un’accurata scelta dei libri da leggere, si va a letto (lettone, nello specifico).

E qui inizia il nano-show.

Il papà (di solito lo mette a letto lui, Kike e la sorellina-margheritalasopravvisuta finalmente libere di coccolarsi) gli ha insegnato a levarsi i calzini tirandoli in aria, possibilmente giocando al tiro a segno con l’armadio.

Ieri sera era il turno di Kike e il nano riesce a infilare un calzino nell’angolo alto sopra l’armadio. “E adesso chi lo recupera?”, tuona Kike seria. Con la faccia contrita Kike finge di piangere ma si sa, i bambini hanno sempre una soluzione per tutto, dunque il nano che non si scompone sentenzia sicuro : « mamma viene il papà, lui ce la fa, non ti preoccupare » e corre a chiamare suo padre con la testa nel suo apple (pc). E  dalla sala si sente « papà, la mamma piange, il calzino è sull’armadio….ho bisogno d’aiuto, è una situazione d’emergenza ! ».

Il papà si alza, recupera il calzino, il nano si sdrai accanto a mamma Kike, la guarda orgoglioso di aver risolto (lui) la situazione e si inizia a leggere i 2 o 3 libri prima di addormentarsi. Fine del rito... per stasera.

giovedì 5 agosto 2010

Amore fraterno cercasi


Il nostro vicino di casa D. ogni tanto ci viene a trovare e insieme beviamo un bicchiere di vino.

Il nostro vicino ha una cagnolina di nome belle.

Il nano impazzisce di gioia quando vede l’animale. L'ultima volta che ci è venuto a trovare belle si impossessa della ciabattina del nano e non la molla più. Il nano confondendo cane-bambino tira fuori tutti i suoi giochi e li mostra a belle che lo guarda allibita e poi con l’entusiamo di chi ha fatto una grande scoperta esclama : «mamma teniamo noi belle e diamo la sorellina a D.! ». Senza parole.

mercoledì 4 agosto 2010

Quellodellamamma

I bambini normali amano gli oggetti transazionali.
Il nano, come quasi tutti i bambini del mondo, ha il suo oggetto transizionale. Si chiama
 « quellodellamamma » (nomen omen) e consiste in un mio maglione di cashmere (era il mio preferito).
Quando il nano deve dormire, deve bere il latte o semplicemente guardare i cartoni,
« quellodellamamma » è presente sempre. In particolare al mattino, quando si copre anche il capo e tutto il corpo e non deve rimanere alcun pezzo di pelle scoperto, altrimenti va in crisi. Solo quando è coperto da capo a piedi che ci siano -10° o + 40°, lui si rilassa. ¨
Quellodellamamma è il titolo del mio blog.