C'è chi per i suoi primi 40 anni si regala un viaggio, un abbonamento in palestra, un'operazione chirurgica estetica,un ciclo di massaggi, un fidanzato nuovo, un gioiello, un amante, uno strumento, un corso di lungua straniera, un dipinto, una macchina fotografica.
Kike ha viaggiato parecchio nella sua vita pre-nani, più che di un abbonamento in palestra avrebbe bisogno di sedute intense presso chirurghi bravissimi, la macchina fotografica è il suo telefono cellulare, è sposata bis, ha due figli meravigliosi, i suoi più bei gioielli e non ha tempo per imparare uno strumento musicale (oltre a essere ben lontana dall'aver l'orecchio assoluto).
Pertanto la sottoscritta si è regalata un nuovo blog, http://www.quellodellamamma.com/
Ps. di servizio: il blog è stato realizzato dal marito manager, tra una conference call e l'altra, tra un pranzo di lavoro e l'altro, tra l'incontro con un senatore (sì, avete capito bene, ne riparleremo) e l'altro. Quindi abbiate pazienza se la grafica è carente e i commenti (che sono benvenutissimi).non sono sempre visibili sul sito (io pero' li leggo tutti), ci stiamo lavorando.
quellodellamamma
Mi chiamo kike, ho due nani piccoli e un marito manager. Viviamo nella ridente conferederazione elvetica. Io lavoro per una banca privata. Questo è il mio blog.
Quellodellamamma
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giovedì 12 gennaio 2012
venerdì 10 dicembre 2010
Battesimo
Gestire una famiglia con due nani in età prescolare e un lavoro a tempo pieno è dura, se si aggiungono stress e tensioni varie dovute ai ritardi di consegna della futura casa della kike-famiglia il rischio di un invecchiamento precoce è altissimo.
Se poi si deve organizzare anche il battesimo della secondogenita fuori tempo massimo i nervi rischiano di cedere da un momento all’altro.
Kike lo scorso weekend, approffittando dell’assenza del nano grande e del papà, ha fatto una fuga a PT, subito dopo il confine italo-svizzero alla ricerca di un’adeguata mise per l’occasione visto che l’ultimo abito un po’ decente l’ha utilizzato per: matrimonio dell’amica P. che l’aveva pure nominata sua testimone, battesimo della cuginetta Camilla, matrimonio dell’amica F.
E va bene che c’è la crisi e bisogna risparmiare ma riciclarlo anche per il battesimo dell’ unica figlia femmina le sembrava un po’ troppo.
Così kike si è fiondata nel suo negozio di fiducia e ne è uscita con due grosse borse che la facevano molto sex and the city. Kike si è tolta un pensiero in poco tempo e ora pensa è libera di dedicarsi alla ricerca del vestito per la nana.
Peccato che pero’ avendo la piccola 15 mesi il mondo non contempli vestiti chiari al di sotto dei 12 mesi. Il compito della ricerca di un abito adatto senza svenarsi si presenta arduo e kike non ha potuto far a meno di chiamare il suo PSP: la zia O. si occuperà di cercare per tutta la Liguria.
Delegare a volte è la soluzione per non implodere. Avere una zia così è una grazia divina
Se poi si deve organizzare anche il battesimo della secondogenita fuori tempo massimo i nervi rischiano di cedere da un momento all’altro.
Kike lo scorso weekend, approffittando dell’assenza del nano grande e del papà, ha fatto una fuga a PT, subito dopo il confine italo-svizzero alla ricerca di un’adeguata mise per l’occasione visto che l’ultimo abito un po’ decente l’ha utilizzato per: matrimonio dell’amica P. che l’aveva pure nominata sua testimone, battesimo della cuginetta Camilla, matrimonio dell’amica F.
E va bene che c’è la crisi e bisogna risparmiare ma riciclarlo anche per il battesimo dell’ unica figlia femmina le sembrava un po’ troppo.
Così kike si è fiondata nel suo negozio di fiducia e ne è uscita con due grosse borse che la facevano molto sex and the city. Kike si è tolta un pensiero in poco tempo e ora pensa è libera di dedicarsi alla ricerca del vestito per la nana.
Peccato che pero’ avendo la piccola 15 mesi il mondo non contempli vestiti chiari al di sotto dei 12 mesi. Il compito della ricerca di un abito adatto senza svenarsi si presenta arduo e kike non ha potuto far a meno di chiamare il suo PSP: la zia O. si occuperà di cercare per tutta la Liguria.
Delegare a volte è la soluzione per non implodere. Avere una zia così è una grazia divina
lunedì 6 dicembre 2010
Lei sì che lo ama
Senza fissa dimora ormai da quattro giorni, la kike-famiglia il weekend si è riunita a Villa M. in Brianza dai nonni paterni.
Siamo a pranzo. Così sereni che kike non puo’ desiderare di più. Pensa che la felicità sia proprio qui con il marito manager e le loro creature.
Finché il marito manager le dice: “ Sai che il mio amico formatore ha una moglie molto innamorata”
“Anche tu” risponde kike pensando a come mai non se ne fosse ancora accorto.
“Ma la sua gli ha fatto anche il terzo figlio”
Il marito Manager, forse magnificato dalla serenità familiare,
dalla piccola che sta seduta senza batter ciglio, senza capricci, dall’altra parte della tavolata, con la
quale scambia sguardi da innamorato, d’intesa, d’amore, continua, volutamente ignorando la faccia
sbiancata di kike:
« Se avessi la certezza che fosse femmina, farei il terzo figlio »
Il nano in quel momento stava aiutando Claudio, il pizzaiolo, a fare le pizze e non ha udito: già tollera a malapena la sorellina, si arrabbierebbe moltissimo con un terzo, le novità oltretutto, lo irritano.
“Ti ricordo che se facessimo il terzo figlio la supernonna se ne torna in Liguria e io senza di lei non saprei come fare con il lavoro a tempo pieno”
Perché va bene the more the merrier ma kike non ha alcuna intenzione di riprodursi una terza volta, ha cancellato il numero tre dalla sua vita e troverà il modo di farlo fare anche al marito manager. Prima che sia troppo tardi.
Siamo a pranzo. Così sereni che kike non puo’ desiderare di più. Pensa che la felicità sia proprio qui con il marito manager e le loro creature.
Finché il marito manager le dice: “ Sai che il mio amico formatore ha una moglie molto innamorata”
“Anche tu” risponde kike pensando a come mai non se ne fosse ancora accorto.
“Ma la sua gli ha fatto anche il terzo figlio”
Il marito Manager, forse magnificato dalla serenità familiare,
dalla piccola che sta seduta senza batter ciglio, senza capricci, dall’altra parte della tavolata, con la
quale scambia sguardi da innamorato, d’intesa, d’amore, continua, volutamente ignorando la faccia
sbiancata di kike:
« Se avessi la certezza che fosse femmina, farei il terzo figlio »
Il nano in quel momento stava aiutando Claudio, il pizzaiolo, a fare le pizze e non ha udito: già tollera a malapena la sorellina, si arrabbierebbe moltissimo con un terzo, le novità oltretutto, lo irritano.
“Ti ricordo che se facessimo il terzo figlio la supernonna se ne torna in Liguria e io senza di lei non saprei come fare con il lavoro a tempo pieno”
Perché va bene the more the merrier ma kike non ha alcuna intenzione di riprodursi una terza volta, ha cancellato il numero tre dalla sua vita e troverà il modo di farlo fare anche al marito manager. Prima che sia troppo tardi.
venerdì 3 dicembre 2010
Patty, la baby-sitter
Questo pomeriggio a casa dei nonni è arrivata Patty.
Patty che parla francese, che ha i capelli lunghi castani e ama i dolci. Patty ex collega di kike e cara amica di N.
Da quindici giorni ha in cura la nanetta: all’inizio lei piangeva e si attaccava al collo della nonna come una patella mentre ieri le ha appoggiato la testina sulle ginocchia di Patty per avere e dare coccole. Segno inequivocabile nel linguaggio della piccola di amore e accettazione .
Poi Patty ha incontrato il nano che non la conosceva ancora. L’ha accolta a piedi nudi con l’aria torva e diffidente come è nella sua natura. Le ha chiesto: “ E tu chi sei?” “
Patty non ha risposto come kike temeva: “Scusate ho sbagliato famiglia” ma gli ha teso la mano e gli si è presentata, con il sorriso che la contraddistingue.
Patty che parla francese, che ha i capelli lunghi castani e ama i dolci. Patty ex collega di kike e cara amica di N.
Da quindici giorni ha in cura la nanetta: all’inizio lei piangeva e si attaccava al collo della nonna come una patella mentre ieri le ha appoggiato la testina sulle ginocchia di Patty per avere e dare coccole. Segno inequivocabile nel linguaggio della piccola di amore e accettazione .
Poi Patty ha incontrato il nano che non la conosceva ancora. L’ha accolta a piedi nudi con l’aria torva e diffidente come è nella sua natura. Le ha chiesto: “ E tu chi sei?” “
Patty non ha risposto come kike temeva: “Scusate ho sbagliato famiglia” ma gli ha teso la mano e gli si è presentata, con il sorriso che la contraddistingue.
giovedì 2 dicembre 2010
Sfollati
A meno tre giorni dall’ora x, il nuovo appartamento sembra ancora il set di un film dell’orrore ed ora è chiaro a tutti i componenti della kike-famiglia che passerà un mese prima di poterci andare a vivere.
Questo vuol dire che:
kike e i nani saranno ospiti non paganti della supernonna e del nonno B.
Il marito manager andrà ospite di suo fratello nella città di M.
I mobili nel garage sotto casa
Kike sente di aver un po’ di sé in ogni cartone e in vari antri del condominio e non sa se questo sia proprio un bene.
Questo vuol dire che:
kike e i nani saranno ospiti non paganti della supernonna e del nonno B.
Il marito manager andrà ospite di suo fratello nella città di M.
I mobili nel garage sotto casa
Kike sente di aver un po’ di sé in ogni cartone e in vari antri del condominio e non sa se questo sia proprio un bene.
martedì 30 novembre 2010
Fine del complesso edipico
Ieri notte il nano si è svegliato. Era tanto che non accadeva, guarda caso proprio nell’unica notte che kike poteva dormire con la piccola alloggiata dai nonni. Kike ancora addormentata si alza e fa per andare dal nano quando nell’oscurità sente una voce belare: ”Voglio il papà”.
Questa mattina al risveglio il nano ha voluto esser lavato solo dal papà. Ha poi voluto far colazione con il suo papà e ha voluto che fosse lui ad accompagnarlo all’asilo.
Kike si era abituata a esser lei il punto di riferimento del nano quando si svegliava nel mezzo della notte, al mattino per lavarsi/vestirsi/farecolazione e la sera per la lettura della storia. Si era abituata a vedere il marito manager messo all’angolo dal nano imprigionato in quel complesso chiamato di Edipo che vuole la madre tutta per sé con l’esclusione totale del padre. E quasi si dispiaceva per lui, voleva scusarsi lei stessa per questo comportamento del nano, quasi fosse lei colpevole di questo processo naturale. A volte pero’ lo invidiava il marito manager, soprattutto quando la sera lui era libero di guardare la tv e kike-mamma era impegnata con un nano logorroico senza alcuna intenzione di dormire.
Kike non sa se è merito dell’i-pad del papà, del fatto che con il papà è autotrasportato all’asilo o del fatto che il papà stia diventando sempre di più il suo modello da seguire.
A kike è bastato constatare di esser affrancata dal nano dipendente per sognare di recuperare un po’ di quella libertà fino ad ora negata. Se il marito manager sia contento di tutto cio’ preferisce non chiederselo.
Questa mattina al risveglio il nano ha voluto esser lavato solo dal papà. Ha poi voluto far colazione con il suo papà e ha voluto che fosse lui ad accompagnarlo all’asilo.
Kike si era abituata a esser lei il punto di riferimento del nano quando si svegliava nel mezzo della notte, al mattino per lavarsi/vestirsi/farecolazione e la sera per la lettura della storia. Si era abituata a vedere il marito manager messo all’angolo dal nano imprigionato in quel complesso chiamato di Edipo che vuole la madre tutta per sé con l’esclusione totale del padre. E quasi si dispiaceva per lui, voleva scusarsi lei stessa per questo comportamento del nano, quasi fosse lei colpevole di questo processo naturale. A volte pero’ lo invidiava il marito manager, soprattutto quando la sera lui era libero di guardare la tv e kike-mamma era impegnata con un nano logorroico senza alcuna intenzione di dormire.
Kike non sa se è merito dell’i-pad del papà, del fatto che con il papà è autotrasportato all’asilo o del fatto che il papà stia diventando sempre di più il suo modello da seguire.
A kike è bastato constatare di esser affrancata dal nano dipendente per sognare di recuperare un po’ di quella libertà fino ad ora negata. Se il marito manager sia contento di tutto cio’ preferisce non chiederselo.
lunedì 29 novembre 2010
Sfinimento
Appuntamento alle 7,45 con il capocantiere.
Il marito manager dorme e non sente il campanello nonostante i nani facciano già da più di mezz’ora un baccano infernale.
Kike si è svegliata alle 2,20, alle 6,10 e alle 6,45. Kike è in quello stato di sfinimento psicofisico per cui, se fosse colta da raptus di furia omicida, avrebbe delle attenuanti.
Perché la piccola nonostante i suoi 14 mesi si svegli di notte con una fame atavica non è dato saperlo. Perché i figli degli altri dormano sempre tutta la notte e mangino pasti regolari nemmeno.
Il marito manager dorme e non sente il campanello nonostante i nani facciano già da più di mezz’ora un baccano infernale.
Kike si è svegliata alle 2,20, alle 6,10 e alle 6,45. Kike è in quello stato di sfinimento psicofisico per cui, se fosse colta da raptus di furia omicida, avrebbe delle attenuanti.
Perché la piccola nonostante i suoi 14 mesi si svegli di notte con una fame atavica non è dato saperlo. Perché i figli degli altri dormano sempre tutta la notte e mangino pasti regolari nemmeno.
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